Cos'è?
Cos’è la dieta chetogenica?
La dieta chetogenica è una strategia nutrizionale basata sulla riduzione dei carboidrati alimentari, che "obbliga" l'organismo a produrre autonomamente il glucosio necessario alla sopravvivenza e ad aumentare il consumo energetico dei grassi contenuti nel tessuto adiposo.
Caratteristiche
Caratteristiche della dieta chetogenica
La dieta chetogenica (in inglese ketogenic diet o keto diet) è uno schema nutrizionale:
A basso contenuto di calorie (dieta ipocalorica)
A basso contenuto percentuale e assoluto di carboidrati (dieta low carb)
Ad alto contenuto percentuale di proteine, anche se la quantità assoluta (in grammi) è più spesso di media entità – ricordiamo che gli amminoacidi neoglucogenetici possono venire utilizzati dal fegato per produrre glucosio
Ad alto contenuto percentuale di lipidi.
Protocollo
Cosa mangiare nella dieta chetogenica?
L'aspetto più importante per raggiungere lo stato di chetosi è mangiare alimenti che non contengono carboidrati, limitare quelli che ne apportano pochi ed evitare i cibi che ne sono ricchi.
Gli alimenti consigliati sono:
Carne, prodotti della pesca e uova – I gruppo fondamentale degli alimenti
Formaggi - II gruppo fondamentale degli alimenti
Grassi e oli da condimento – V gruppo fondamentale degli alimenti
Ortaggi – VI e VII gruppo fondamentale degli alimenti.
Gli alimenti sconsigliati invece, sono:
Cereali, patate e derivati – III gruppo fondamentale degli alimenti
Legumi – IV gruppo fondamentale degli alimenti
Frutti - VI e VII gruppo fondamentale degli alimenti
Bibite dolci, dolciumi vari, birra ecc.
In genere, si consiglia di mantenere un'assunzione di carboidrati inferiore o uguale a 50 g/die, organizzata idealmente in 3 porzioni con 20 g ciascuna.
Una linea guida piuttosto severa per una corretta dieta chetogenica prevede una ripartizione energetica di:
10% da carboidrati
15-25% di proteine (non dimenticando che le proteine, contenendo anche amminoacidi glucogenici, partecipano a sostenere il livello di glucosio nel sangue)
70% o più da grassi.
Come capire di essere in chetosi?
Per identificare un eventuale stato di chetosi è possibile svolgere dei test dell'urina (con appositi strip per l'urina), del sangue (misuratori ematici dei chetoni) o del respiro (analizzatore dei chetoni nell'alito). Tuttavia si può anche fare affidamento a certi sintomi "rivelatori", che non richiedono nessun test:
Bocca asciutta e sensazione di sete
Aumento della diuresi (per la filtrazione di acetoacetato)
Alito o sudore acetonico (per la presenza di acetone) che scappa attraverso il nostro respiro
Riduzione dell'appetito
Spossatezza.
Quanti chetoni devono essere presenti nel sangue?
Non esiste una vera e propria distinzione tra chetosi e non chetosi. Il livello di questi composti è influenzato dalla dieta e dallo stile di vita. Tuttavia, è possibile affermare che esiste un range ottimale per il corretto funzionamento della dieta chetogenica:
Sotto 0,5 mmol di chetoni per litro di sangue non è considerata chetosi.
Tra 0,5-1,5 mmol/l si parla di chetosi leggera
Con 1,5-3 mmol/l la chetosi è definita ottimale
Valori di oltre 3 mmol/l, oltre a non essere maggiormente efficaci, compromettono lo stato di salute (soprattutto in caso di diabete mellito tipo 1)
Valori oltre 8-10 mmol/l sono difficili da raggiungere con la dieta. Talvolta vengono ottenuti nelle malattie o per mezzo di attività fisica inadeguata; si correlano a sintomi anche molto gravi.
Come Funziona
Come funziona la dieta chetogenica?
Il meccanismo di funzionamento della dieta chetogenica si basa sulla riduzione delle calorie e dei carboidrati alimentari che, in associazione ad un giusto livello di proteine e un elevato contenuto percentuale di grassi, dovrebbe migliorare la lipolisi e l'ossidazione lipidica cellulare, quindi il consumo totale di grassi ottimizzando il dimagrimento. La produzione di corpi chetonici, che dev'essere assolutamente controllata, ha la funzione di moderare lo stimolo dell'appetito – per il loro effetto anoressizzante.
Utilizzi
Applicazione della dieta chetogenica
Questa strategia alimentare viene utilizzata soprattutto in tre contesti (molto diversi tra loro):
Dimagrimento (meglio se sotto controllo medico)
Terapia alimentare di certe patologie metaboliche come l'iperglicemia cronica, l'ipertrigliceridemia (solo sotto controllo medico), l'ipertensione arteriosa e la sindrome metabolica
Riduzione dei sintomi associati all'epilessia infantile (esclusivamente quando il soggetto non risponde alla terapia farmacologica e solo sotto controllo medico).
Emicrania
Sindrome dell'ovaio policistico
Malattie autoimmunitarie
Procreazione medicalmente assistita
Vantaggi
Vantaggi della dieta chetogenica
La dieta chetogenica può esercitare dei vantaggi:
Facilita il dimagrimento grazie a:
Riduzione delle calorie totali
Mantenimento di glicemia e insulinemia costanti
Aumento del consumo di grassi a scopo energetico
Incremento del dispendio calorico globale per aumento dell'azione dinamico specifica e del "lavoro metabolico"
Ha un effetto anoressizzante
Può essere utile nel contrastare i sintomi dell'epilessia che non risponde ai farmaci, soprattutto nei bambini.
Svantaggi
Svantaggi della dieta chetogenica
La dieta chetogenica può mostrare anche parecchi svantaggi, la maggior parte dei quali dipende dai livelli di corpi chetonici presenti nel sangue:
Aumento della filtrazione renale e della diuresi (escrezione dei corpi chetonici e delle scorie azotate)
Tendenza alla disidratazione
Aumento del carico di lavoro dei reni
Possibile effetto tossico sui reni da parte dei corpi chetonici
Possibile ipoglicemia
Possibile ipotensione
Keto-influenza o "keto-flu" in inglese; è una sindrome legata allo scarso adattamento dell'organismo dopo 2-3 giorni dall'inizio della dieta chetogenica. Comprende:
Mal di testa
Affaticamento
Vertigini
Nausea leggera
Irritabilità.
Nei soggetti più sensibili, aumento della possibilità di svenimento (dovuta alle due precedenti)
Maggior tendenza a:
Crampi muscolari
Stipsi
Sensazione di palpitazioni cardiache
Aumento del carico di lavoro del fegato, per incremento della neoglucogenesi, dei processi di transaminazione e deaminazione
In presenza di attività motoria intensa e/o prolungata, catabolismo muscolare
È sbilanciata e tende a limitare l'assunzione di alcuni nutrienti anche molto importanti
Può essere particolarmente nociva per:
Soggetti malnutriti come, ad esempio, i soggetti colpiti da disturbi del comportamento alimentare (DCA)
Diabetici di tipo I
Gravide e nutrici
Chi già soffre di patologie epatiche e/o renali.
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